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Job Hopping: fare carriera cambiando spesso lavoro

Il fenomeno del “Job hopping” che recentemente si osservato essere in crescita in Europa coinvolge soprattutto i millennials e significa letteralmente “saltare da un lavoro all’altro”. 

I “job hoppers”, soprattutto le generazioni più giovani di lavoratori, cambiano lavoro in media ogni 4 anni, passano da un’azienda all’altra o da un settore ad un altro, affacciandosi al mondo del lavoro con instabilità e desiderio di realizzare i propri sogni.

Cambiare spesso lavoro non è dannoso come si crede, anche se occorrono motivazioni valide per modificare spesso il proprio percorso di carriera, per esempio quando si trova un lavoro più stimolante, in un’azienda che punta alla crescita dei dipendenti, cambiare lavoro può essere la scelta vincente. 

Vediamo dunque quali sono i principali vantaggi di questo fenomeno:

  • ampliare le proprie competenze, e avere la possibilità di applicare nuove tecniche e sperimentare un nuovo modo di svolgere diversi compiti;

  • ampliare i propri contatti, vivere realtà diverse consente di creare diverse reti di conoscenze, e questo costituisce un fattore vantaggioso sia per il lavoratore che per l’azienda che lo assume;

  • aumentare il proprio salario, in quanto l’acquisizione di nuove competenze implica spesso uno stipendio migliore;

  • conoscere nuove culture aziendali, in modo da apprendere le modalità operative di più aziende, dimostrando di essere in grado di adattarsi a molteplici culture organizzative;

  • dare un nuovo stimolo alla propria carriera, solo se fatto con le giuste motivazioni, quali:

  • flessibilità: un job hopper dimostra di avere una certa flessibilità lavorativa e di essere disposto e incline al cambiamento;

  • hard e soft skills: un job hopper può estendere le proprie competenze tecniche e non;

  • lavorare per obiettivi: un job hopper dimostra generalmente di essere una persona molto ambiziosa dal punto di vista lavorativo.

È importante capire come muta il mercato del lavoro per poter analizzare nel dettaglio tutte le sfaccettature legate a questo fenomeno emergente. Per non lasciarsi sfuggire queste nuove risorse, indichiamo alcuni suggerimenti per le compagnie su come valorizzare al meglio i nuovi arrivati: 

  • trattare con meno diffidenza i millennials che cambiano spesso lavoro, in modo da identificare e non lasciarsi scappare i talentuosi candidati e operare per la job retention;

  • riconoscere gli aspetti motivazionali del candidato.

I selezionatori valutano molto positivamente la trasparenza del candidato, e questa può emergere durante un colloquio argomentando in modo efficace le proprie motivazioni così da rendere il proprio CV più dinamico e interessante.

È fondamentale per un job hopper essere considerati come un’importante risorsa che possiede varie e differenti competenze in grado di effettuare le proprie scelte in maniera oculata. 

Quando il contesto lavorativo in cui siamo inseriti non fa per noi, cambiare lavoro può essere sicuramente un fattore positivo, ciò nonostante farlo troppo frequentemente in un breve periodo di tempo, può risultare non così vantaggioso.


È il momento di evidenziare anche gli svantaggi del job hopping che interessano sia l’ambito personale che lavorativo: 

  • la frequenza ravvicinata con cui si cambia lavoro, se da un lato, è indice di motivazione, flessibilità e impegno, dall’altro questo dimostra di essere, in termini lavorativi, meno stabile e meno leale nei confronti delle aziende in cui lavora;

  • posto di lavoro meno sicuro, infatti solitamente quando si è gli ultimi ad entrare in un’azienda, si diventa anche i primi ad essere sacrificati in caso di riduzione del personale, in quanto le aziende sono più propense a tenere i dipendenti più esperti, di cui conoscono il rendimento e in cui ripongono maggiore fiducia;

  • inaffidabilità, questo è infatti un problema rilevante dato che ogni recruiter di fronte al curriculum di uno job hopper potrebbe pensare che sussista un problema con l’impegno;

  • limitata crescita professionale, in quanto non è possibile vedere dei risultati a lungo termine di ciò che si è fatto.

Il job hopper rappresenta un fenomeno emergente, sempre più in crescita, che sta modificando il modo in cui i giovani lavorati si approcciano al mondo del lavoro, ma è bene tenere presente che il vero segreto per capire davvero cosa si vuole dal proprio futuro lavorativo è avere la tenacia e l’ambizione per raggiungere i propri obiettivi professionali.

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